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Quando il servizio pubblico parla di economia

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28 Ottobre 2018
Intervista a Franco Citterio, Direttore dell’Associazione bancaria ticinese
INTERVISTA
EVENTO

Domani sera, all’Auditorio USI, durante la serata pubblica CORSI si parlerà di economia con un interessante interlocutore: alle 18.00 Lino Terlizzi intervisterà Silvio Napoli, Presidente del CdA di Schindler Group.

Per l’occasione abbiamo raccolto l’opinione di Franco Citterio, Direttore dell’Associazione bancaria ticinese (www.abti.ch).

I mass media a suo giudizio parlano in modo corretto di economia?

“Generalmente sì, anche se spesso vengono usati titoli e termini fuorvianti che generano confusione. Capisco che i mass media abbiano le loro regole per attirare l’attenzione del pubblico, però quando si parla di economia e di finanza occorre essere prudenti e dare la precedenza alla comprensione piuttosto che al sensazionalismo. La conferenza della CORSI spero andrà in questa direzione.”

 Cosa ne pensa di magazine più specifici sui temi economici o, secondo Lei, si fa abbastanza per l’approfondimento in questo settore?

“In ordine di priorità ritengo più importante l’informazione puntuale e corretta. I mass media in generale hanno compiuto parecchi sforzi per dotare le redazioni di giornalisti generalisti ma preparati. All’interno dei notiziari gli eventi più importanti sono riportati regolarmente e quindi l’utente riceve con continuità un aggiornamento puntuale. Per l’approfondimento il discorso è diverso: sono necessarie maggiori risorse in termini di personale specializzato e di palinsesto. Sarebbe bello se radio e televisione, soprattutto nel servizio pubblico, dedicassero più trasmissioni di approfondimento, riprendendo i temi d’attualità e fornendo le necessarie spiegazioni, distinguendo bene l’informazione oggettiva dalle opinioni. In questo caso l’intervento di specialisti e di opinionisti esterni è indispensabile, garantendo un’equità di vedute. Meno utili mi sembrano quelle trasmissioni che propongono letture del presente in chiave unicamente sociologica.”

Quindi la RSI può fare di più in questo senso?

“Prendendo l’esempio della televisione svizzero tedesca mi piacerebbe vedere anche sulla RSI un momento di informazione giornaliera sulla borsa e una trasmissione settimanale in prima serata che affronti in maniera professionale e accattivante i grandi temi dell’economia e della finanza internazionale, rendendola alla portata di un largo pubblico. Insomma, una via di mezzo tra “Falò”, “Patti chiari” e “Tempi moderni”. Alla radio apprezzo gli sforzi di approfondimento e di attualità proposti da “Modem”, purtroppo in una fascia oraria non sempre fruibile per chi lavora.”

Conosce la CORSI e il suo lavoro? Che ne pensa?

“Sono socio CORSI da alcuni anni e ricevo con regolarità gli aggiornamenti su temi e attività. Ritengo centrale il suo ruolo di mediazione tra il pubblico e la direzione RSI: quindi auspicherei che essa potesse detenere maggiore spazio di manovra per davvero influire sulle scelte programmatiche. La votazione sulla Billag è stata l’occasione per sottolineare l’utilità del mezzo pubblico radiotelevisivo e quindi la CORSI dovrebbe ora contribuire a che gli intenti e le promesse affermati durante la campagna per la votazione siano in futuro effettivamente  rispettati.”

 

Evento CORSI: https://www.corsi-rsi.ch/Attualita/Eventi/Eventi-2018/Silvio-Napoli-Presidente-del-CdA-di-Schindler-Group-a-colloquio-con-Lino-Terlizzi

Intervista di Laura Quadri.

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