Pubblichiamo regolarmente sondaggi aperti a tutti, per raccogliere le opinioni del pubblico sull’offerta RSI.
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Sondaggio RSI e territorio: ecco come avete votato
La RSI ha una lunga tradizione nella produzione di documentari e trasmissioni dedicate al territorio della Svizzera italiana. Quanto questo tipo di offerta è apprezzato dal pubblico e quali i programmi più amati?
Era questo il tema del nostro recente sondaggio “La RSI e il territorio della Svizzera italiana”. I quasi 100 partecipanti hanno votato in modo convinto, ribadendo l’apprezzamento e l’importanza di trasmissioni come la recente “In cammino”. Tre quarti dei votanti hanno comunicato di aver visto almeno una delle serie di trekking nella Svizzera italiana. La metà di questi dice di averle viste tutte. Molto alto anche l’apprezzamento: all’80% sono piaciute. Il 7% ha affermato di non averle apprezzate e c’è chi nei commenti le ha definite “non abbastanza autentiche” o chi rimpiange i documentari di una volta.
Una netta maggioranza (86%) è comunque convinta che questo tipo di programma sia molto adatto a promuovere il territorio della Svizzera italiana. Alcuni suggeriscono di promuovere trekking più a misura di persone non esperte. In generale i più (70%) ritengono che i format RSI dedicati alla montagna e al territorio siano giusti, il 20% li ritiene addirittura troppo pochi e il 10% troppi.
I reportage su luoghi interessanti sono, secondo la maggioranza (50%), i programmi più adatti a valorizzare il territorio, seguiti dai documentari (23%) e dalla promozione e copertura di eventi (13%). Alcuni ritengono che ci voglia un mix delle varie tipologie di trasmissione.
In generale i votanti ritengono che la RSI grazie alle sue attività e alla sua offerta sia vicina alla gente e al territorio della Svizzera italiana (54%). Un buon 30% ritiene invece che si dovrebbe fare di più per rinsaldare il legame, mentre l’8% pensa che esageri con troppe uscite sul territorio.
Per quanto riguarda il coinvolgimento del pubblico, una leggera maggioranza (49%) afferma che la RSI dovrebbe aumentarlo nelle sue produzioni, mentre il 40% è convinto del contrario. Ci sono poi varie posizioni più sfumate.
Anche i quiz sono considerati un buon modo per rinsaldare il legame fra la RSI e il suo pubblico di riferimento: 59% di sì contro 30% di no.
Infine, i programmi realizzati sul territorio nel resto della Svizzera sono considerati interessanti e utili per la coesione nazionale dall’84% dei partecipanti. L’8% li considera invece inutili e costosi.
Report sondaggio RSI sul territorio, come e quando?
Quanto, come e con che tipo di offerta la RSI deve essere presente e parlare del territorio? Ve lo avevamo chiesto in un sondaggio, in occasione della serata pubblica dedicata alla trasmissione "Siamo Fuori", che va in onda in diretta dalle varie località della Svizzera italiana per raccontare il territorio, le storie e le persone che lo vivono. Il programma è stato anche oggetto di un monitoraggio del Consiglio del pubblico.
Ecco che cosa è emerso dalle 55 riposte ricevute. La maggioranza dei partecipanti (87%) non ha mai partecipato personalmente a una trasmissione RSI in esterno. Chi invece ha risposto affermativamente ha citato Cash, Siamo fuori, Via col Venti e l’inaugurazione della nuova stazione di Bellinzona. Sul tipo di programma da realizzare maggiormente in esterno le opinioni si dividono: un quarto dei votanti (25%) vedrebbe bene una maggiore presenza di dirette dagli eventi sul territorio, un quinto (20%) preferisce la valorizzazione di località della Svizzera italiana, il 16% più inchieste e il 12% dibattiti pubblici come Modem evento. La maggioranza netta è favorevole a incentivare l’uscita sul territorio di trasmissioni storiche come “Falò” o “L’ora della Terra”, come avvenuto la scorsa estate.
In generale con il termine “territorio” intendono soprattutto quello della Svizzera italiana. Il 40% dei votanti, infatti, ritiene che il pubblico di riferimento debba essere quello della nostra regione linguistica. Anche se un terzo è d’accordo di dover prestare attenzione agli italofoni che vivono nel resto della Svizzera. Un quarto infine ritiene che dipende dalle trasmissioni: con l’intrattenimento si può andare dappertutto, mentre l’informazione e l’approfondimento devono essere legati maggiormente alla nostra regione. In ogni caso il giudizio complessivo sul rapporto tra RSI e territorio è buono: più della metà dei votanti ritiene che la Radiotelevisione dia il giusto risalto a quanto accade nella Svizzera italiana.
Un’ultima domanda riguardava invece il ruolo delle società regionali come la SSR.CORSI nel radicamento del servizio pubblico nella società. Più della metà (56%) ritiene che il modo migliore per farlo sia con eventi dedicati alla RSI. Un terzo sostiene che gli utenti dovrebbero essere maggiormente coinvolti nelle attività del Consiglio del pubblico (analisi delle trasmissioni).
Report sondaggio estate alla RSI: come avete votato
La TV la si guarda meno, la radio la si ascolta uguale, ma i palinsesti RSI devono proporre programmi specifici per l’estate. E film e musica sono i più amati. Così ha votato la maggioranza dei 142 partecipanti al sondaggio estivo CORSI, che metteva in palio anche un premio davvero speciale.
Ma di questo parliamo dopo, ora vediamo nel dettaglio quali sono le abitudini e le aspettative nei confronti della RSI.I risultati dei nostri sondaggi, seppure non hanno validità scientifica, offrono delle utili fotografie di una parte degli utenti RSI, che possono servire come spunto o come base di ulteriori riflessioni e attività da parte della CORSI (ma anche della RSI).
Dunque: il 54% ha affermato di guardare meno la TV, mentre quasi tutti gli altri la guardano come sempre. Resta invariata invece, per la maggioranza, la fruizione della radio e dell’offerta online.
Per quanto riguarda la tipologia di programmi, in televisione i preferiti sono di gran lunga film e telefilm (49% dei partecipanti), seguiti (a parecchia distanza) dalle rubriche speciali di Quotidiano e TG (13%) e dai documentari (12%). Alla radio una maggioranza netta (64%) ama ascoltare in prevalenza musica. Seguono le notizie (13%) e l’intrattenimento leggero (12%).
Alcuni hanno specificato le loro preferenze personali: i nostalgici (“Programmi vintage” oppure “programmi che non fate più”), gli amanti della musica classica e altro ancora. Non mancano i diversi richiami all’importanza della qualità dell’offerta, indipendentemente dal tema e dal tipo di trasmissione.
Le risposte alla domanda “che cosa non dovrebbe assolutamente mancare nel palinsesto estivo RSI?” sono più variate. La maggioranza ama i reportage dal territorio (27%), poi di nuovo i film (18%) e le serie TV (16%), seguiti da documentari (12%), quiz (11%) e sport (10%). Anche qui fra i commenti prevalgono i richiami all’importanza della qualità, della cultura e della preparazione dei conduttori.
Infine non ci sono dubbi: quasi tre quarti dei partecipanti sono convinti che la RSI debba proporre un palinsesto estivo diverso dal resto dell’anno. Di nuovo non mancano i richiami alla qualità, da mantenere anche quando si offrono programmi leggeri di intrattenimento.
Report sondaggio cultura: come avete votato
Quanto la divulgazione della cultura (di servizio pubblico) può e deve adeguarsi ai nuovi mezzi di comunicazione e alle nuove modalità di fruizione del pubblico? Ve lo abbiamo chiesto in un sondaggio, in cui vi abbiamo proposto diversi format e contenuti. Ecco i risultati, con i promossi e i bocciati:
BOCCIATI - Secondo la maggioranza dei votanti questa non è cultura:
- Un documentario sugli influencer: 55.6% no - 45,4% sì
- Una serie di post su Instagram che descrivono un artista con una frase e un’immagine: 58% no - 42% sì
- Poesie famose lette dai rapper: 61% no - 39% sì
PROMOSSI – Secondo la maggioranza dei votanti questa è cultura:
- Uno show televisivo dedicato alla letteratura: 79% sì - 21% no
- Un quiz a premi sul cinema: 53% sì - 47% no
- Una webserie su un evento storico svizzero: 93% sì - 7% no
- Video su Tik tok dedicati a brani famosi di musica classica: 54% sì - 46% no
- Un concorso bandistico in tv: 64% sì - 36% no
- Una trasmissione radio sui generi musicali di tendenza: 72% sì - 28% no
- La storia dell’arte in 10 video da 30 secondi: 65% sì - 35% no
- I brani di artisti ticinesi in radio: 83% sì - 17% no
- I cabaret/teatri di attori Svizzeri in tv: 86% sì - 14% no
Report sondaggio giugno - luglio 2021: Quanto è giovane la RSI?
A questo sondaggio hanno votato 49 persone.
1. La concessione federale chiede alle unità aziendali della SSR di rivolgersi ai giovani. La RSI fa abbastanza per rispettare il suo mandato?
Altro:
- Non tutti i giovani (15-24 anni) sono interessati a quanto propone la RSI, per quanto riguarda l'informazione. Semplicemente non sono interessati
- Bisogna fare di più
2. Oltre al tema dell’informazione di qualità contrapposta alle fake news, quali altri argomenti bisognerebbe discutere con i giovani per avvicinarli al servizio pubblico radiotv?
Altro:
- Piacciono davvero le trasmissioni "giovanitiche" e caciarone? (per esempio: Zero in condotta)
- Temi divertenti sull'ambiente Società
3. Quali programmi per i ragazzi potrebbe proporre la RSI?
Altro:
- Inchieste e documentari sui giovani e sui loro problemi
- Scienza
- Sensibilizzazione sulla natura
- Incontri con e fra i giovani sul tema dell'educazione
- Giochi intelligenti e istruttivi
- Cultura e educazione
- Per i più piccoli trasmissioni come il Peo sono seguite. Per i più grandi, magari dei giochi a squadre (scuole ecc.) avvicinerebbero
- Una sorta di cuochi d'artificio con 2 squadre, due coppie di giovani che con l’ausilio di uno chef (che ruota sempre non il solito) si sfida in ricette che possono riproporre agli inquilini (spesso i giovani che lasciano il cantone per studi non sanno da che parte girarsi)
- Anche film/documentari ecc. non bisognerebbe nemmeno generalizzare i «giovani» non hanno tutti gli stessi interessi stereotipati
- Giornalismo e approfondimenti
4. Ci sono programmi (radio e tv) che dal vostro punto di vista bisognerebbe “ritirar fuori dal cassetto” per coinvolgere i giovani? (per es. Squot)
Altro:
- Qualcosa per creare gruppo, che in seguito venga anche seguito visto che si è coinvolti
- Linea Rossa, Squot
5. Credete che i giovani possano in qualche modo tornare al lineare (radio/tv) nel caso si offrissero programmi di loro gradimento?
Altro:
- Per esperienza in una certa fascia di età non sono interessati o molto poco. Ma anche i giovani invecchiano e più tardi tornano.
- Comunque serve un lavoro che vada a prendere tutta la forchetta di giovani. Il web non esclude un potenziamento del resto delle reti rsi
6. Rete Tre è il canale radio RSI destinato al pubblico più giovane: cosa ne pensate?
Altro:
- Un canale né per giovani, né per altri.
- Rete Tre era una radio per giovani ma, nel frattempo è invecchiata
- Non ascolto Rete Tre
- Più partecipazione di giovani per i giovani
- Ho ascoltato a lungo Rete Tre, ma adesso faccio più fatica. Ritengo si sia perso un po' di freschezza e anche di approfondimenti
- Rete Tre ha un'impronta giovane ma non tutti i programmi sono per giovani (es. Il Sabato del Villaggio o Tacco 12)
Report sondaggio gennaio - febbraio 2021: Radio e TV, in diretta o on demand?
A questo sondaggio hanno votato 91 persone.
1. Che uso fai delle piattaforme digitali on demand (come PlayRSI, PlaySuisse o le piattaforme degli operatori di internet TV) per fruire dei prodotti RSI?
Altro:
- Mai utilizzato. Ci sono troppe offerte.
- Non utilizzo, non conosco!
- Le uso ma purtroppo ho solo il telefonino e per guardare film o altro è troppo piccolo
- Grande utilizzo di piattaforme digitali on demand... ma non di quelle SRG perché scarsamente comunicate
2. Conosci PlaySuisse?
Altro:
- La conosco, ma la trovo scadente come offerta. Sembra una brutta copia di Rai Play
- Si, ma la uso da poco. L’ho conosciuta tramite la vostra newsletter
- Sì ma al momento non la utilizzo
- Non ho la televisione
- Se potessi guardare in tv la utilizzerei ma ho una tv vecchia (circa 10 anni) e sul telefonino lo schermo è troppo piccolo
3. Trovi interessante la possibilità di guardare serie TV e documentari delle altre regioni linguistiche svizzere con i sottotitoli in italiano?
Altro:
- Non ne vedo l’utilità
- Sì, ma personalmente non ne ho bisogno
- Seguo romance di tanto in tanto
- Si, anche se per quanto riguarda i sottotitoli ci sono a volte problemi, specialmente quando la serie è tradotta in italiano, ma alcune parti sono in lingua straniera, i sottotitoli appaiono in tedesco...
- Non è sto gran ché
- Seguo nelle lingue originali
- Si, forse un giorno potrò approfittare dell'opportunità
- Non per i romandi sì x la svizzera tedesca
4. I prodotti che finora hanno avuto più successo su PlaySuisse sono state le serie “Il prezzo della pace”, “Unità di crisi” e “Wilder”. Ne hai vista qualcuna?
Altro:
- Avranno avuto successo nei confronti di un pubblico di bocca buona. Personalmente le trovo inguardabili
- Si ma sul canale rsi
- Solo "Il prezzo della pace"
- Ho seguito due puntate di Wilder: troppo complicato, c'è un indizio e un colpo di scena (sovente mancato) ogni due per tre
5. Cosa ne pensi del fatto che la SSR abbia investito in una propria piattaforma on demand?
Altro:
- Investire in una piattaforma on demand non vuol dire niente. La piattaforma è solo un supporto. La sua validità o meno dipende dai contenuti che offre e per ora sono molto scarsi.
- Lo trovo abbastanza inutile, vista la concorrenza di colossi come Netflix
- Non sono in grado, non posso esprimere nessuna opinione in merito. Per il poco che sento dire il tutto è esagerato, sforzato.
- Si, ma è da migliorare
- Non mi sono posto il problema
- Non ho più interesse alla SSR
6. Playsuisse vuole anche essere una risposta a uno degli obiettivi strategici della SSR, quello della coesione nazionale. Trovi che sia un progetto utile in questo senso?
Altro:
- Per salvare la coesione nazionale la RSF dovrebbe trasmettere i suoi programmi in una lngua nazionale e ufficiale ( il tedesco)
- C'era una volta la SSR ...
- La SSR dovrebbe fare bene il suo compito principale di informare
Report sondaggio dicembre 2020 - gennaio 2021: Riforma della radio e podcast, cosa ne pensi?
A questo sondaggio hanno votato 175 persone.
1. Ascolti Rete Due?
2. Il progetto di revisione del concetto audio RSI prevede che molte trasmissioni ora presenti su Rete Due, troveranno posto su Rete Uno o sul web (come podcast), mentre su Rete Due sarà dato ampio spazio alla musica. Che cosa ne pensi?
Altro:
- Ci può stare il trasferimento su Rete 1, ma la domanda è come? Approfondimenti culturali annaquati oppure al contrario innalzamento del livello culturale dei programmi di Rete 1?
- Non credo che la cultura su rete 1 sia la stessa cosa che su rete 2. Inoltre rete1 ha già altre specificità. inoltre ritengo che è difficile riempire ancora di più rete 1
- Purché la cultura non sia abbandonata,ne abbiamo bisogno come l’aria.
- È importante far uscire la cultura da rete2 perchè possa raggiungere più pubblico. È comunque riduttivo pensare di mantenere la stessa qualità solo con il podcast (che ascoltato solo se si va a cercare) e rete1. Rete2 ha il pregio di essere il faro della comunità culturale e di approfondimento.
- Positivo ma dipende cosa e quanto viene passato o rimane. Definire il termine "cultura" che non é solo "conservazione"
- Rete Due ha un'identificazione ora ben definita. Chi la vuole la cerca. Spostarne alcuni contenuti du Rete Uno farebbe perdere questa caratterizzazione.
- Se diminuiscono le stupidaggini dei presentatori della UNO E aumenta l’offerta culturale per me va bene
- Un servizio pubblico deve permettere l' uso con ricevitori radio traizionali Hertziani a disposizione di tutti senza obbligare a sottoscrivere costosi abbonamenti internet, spese suppletive per apparecchi terminali legati ai provide-monopoli locali e non utilizzabili senza collegamenti internet. È una porcheria, una truffa, non è per tutti ma solo la voglia di minimalismo e disimpegno. Non è democratico!
- Positivo per i podcast, ma ascolto spesso la radio in macchina: come fare?
- ...era tutto programmato da tempo e segue il segno di risparmio in atto!
3. Il progetto prevede di sviluppare l’offerta non lineare, cioè i podcast (possibilità di riascoltare trasmissioni andate in onda ma anche contenuti confezionati solo per il web). Come fruisci dei podcast?
Altro:
- Ascolto raramente podcast perchè preferisco ascoltare la radio
- Ascolto raramente i podcast. Ho un telefono vecchio che si scarica subito.
- Ascolto i podcast molto ma molto raramente
- Ascolto soprattutto in diretta, per necessità ogni tanto sul web
4. In generale l’offerta delle reti RSI in ambito culturale è:
Altro:
- Adeguata
- Buona, non da diluire come prevede il progetto Lyra
- È ottima su rete due, appena sufficiente sulle altre reti
- Ottima
- Da ampliare in TV
- Ma di che tipo di cultura si sta parlando? Approfondimento, o altro? Non si può dare una risposta precisa
- Quella di rete 2 è ancora abbastanza buona; non mi interessano granché le altre reti, che ascolto raramente (RG, modem)
- È abbastanza buona, grazie a rete 2.
- Ottima per Rete 2 - Sufficiente per le altre due Reti
- Buona
- Interessante
- Ma senza rete 2 diventerebbe nettamente insufficiente
- Molto buona.
- Mantenere approfondimenti culturali e non solo pillole
- È vergognoso che per risparmiare ci si attacchi alla cultura quando nello sport c'è uno spreco di mezzi e persone assurdo!
- Ci vuole una rete di cultura e musica
- Buona, ma ciò non significa che non possa essere migliorata
- Manca qualità del territorio, identità territoriale e qualità di vita. Manca la critica allo svilimento territoriale, alla sterilizzazione del paesaggio urbano.
- È buona ma va rafforzata
- Potrebbe sempre essere migliorata e aumentata!
- Adeguata e competente
- Sufficiente, ma solo se Rete Due resta com'è! Non ascoltate i manager che vedono solo i soldi!
Per questo sondaggio hanno votato 146 persone.
Riguardo ai programmi per bambini e ragazzi la nuova offerta è....
Riguardo ai programmi per anziani la nuova offerta è ...
Pensate che la RSI stia rispondendo in modo corretto al suo mandato di servizio pubblico di informare puntualmente e correttamente la popolazione?
Come valutate l’offerta informativa RSI in questo particolare momento?
Da quale canale RSI vi sentite maggiormente supportati in questo particolare momento?
La pandemia COVID-19 ha modificato il nostro modo di vivere e di reperire le informazioni. Che utilizzo fate, voi, delle piattaforme RSI? E come valutate tale informazione?
Per questo sondaggio hanno votato 46 persone.Quale piattaforma RSI utilizzate maggiormente per informarvi?
Quale piattaforma RSI utilizzate maggiormente se cercate contenuti di intrattenimento?
Quale contenuto RSI seguite di più in questo periodo rispetto a prima?
Come valutate la qualità dell’informazione attualmente divulgata rispetto al passato?
Per quanto riguarda l’informazione rispetto all’attuale situazione che stiamo vivendo, vi affidate alle informazioni sui canali RSI o preferite i media privati? (Teleticino, Radioticino, radio 3iii, siti web, quotidiani,…)
A un mese dallo stato di necessità dichiarato dal Consiglio di Stato del Cantone Ticino e dalle misure prese in seguito dalla Confederazione, siamo interessati a sapere come valutate l’offerta informativa della RSI.
Per questo sondaggio hanno votato 132 persone.Quanto è utile l’informazione offerta dalla RSI nella vostra vita quotidiana?
Trovate che l’informazione offerta crei allarmismo?
Trovate che l’informazione offerta contribuisca a far chiarezza?
Quali aspetti dell’offerta informativa relativa all’emergenza sanitaria potrebbero essere migliorati?
L’11 maggio riapriranno le scuole dell’obbligo. Dal 20 aprile la RSI in collaborazione con il DECS propone un nuovo format per bambini, ragazzi e docenti: Ogni mattina su LA 2 dalle ore 9 alle 11 vengono messi in onda una serie di materiali scelti dagli stessi docenti fra le produzioni recenti della RSI: approfondimenti, servizi, documentari adattati e rimontati, che vengono poi caricati sulla pagina web dedicata del sito RSI: https://www.rsi.ch/speciali/comunicazione/a-scuola/. Ogni settimana viene affrontato un filo logico specifico, destinato a creare un percorso di riflessione per allieve e allievi di età diversa, dalla scuola elementare sino alle medie, medie superiori e professionali. Se avete visto questo nuovo format, cosa ne pensate?
Per questo sondaggio hanno votato 18 persone.Nel vostro nucleo famigliare ci sono bambini/ragazzi?
Come valutate la presentazione del nuovo format per la scuola svolta da Alessandra Bonzi?
La formula scelta, con la presentazione di documentari e approfondimenti televisivi, è utile alle esigenze scolastiche?
Pensate che la RSI si sia mossa troppo tardi nel proporre questi contenuti didattici?
La scuola del futuro: secondo voi, questi programmi della RSI rivolti alla scuola dovrebbero continuare ad essere proposti anche in futuro?
Le dirette televisive, i dibattiti, le trasmissioni di approfondimento sono dominate da uomini (conduttori e ospiti)? Nelle ultime settimane diverse voci si sono levate per denunciare un’evidente disparità di genere alla RSI (e nei media in generale) durante la pandemia. Anche il Comitato del consiglio regionale della CORSI ha condiviso la presa di posizione di organizzazioni e singole persone che hanno evidenziato uno sbilanciamento: “Nell’ambito dell’equilibrio di genere il CCR ha rilevato che sinora non risultano essere compiuti passi sufficienti, benché il tema sia da tempo tra quelli che la CORSI con i suoi organismi (Consiglio regionale e Consiglio del pubblico) ha posto al centro della sua attenzione e di quella della RSI” si legge nel comunicato del 6 maggio, diffuso dopo l’incontro con il direttore generale SSR Gilles Marchand . “
Per questo sondaggio hanno votato 153 persone.Il coinvolgimento di esperte e professioniste donne nelle trasmissioni RSI è carente?
Da tempo si discute di un’adeguata presenza femminile fra i conduttori e i moderatori di trasmissioni RSI: avete notato dei cambiamenti negli anni?
I temi relativi alle questioni di genere sono trattati in modo sufficiente nelle trasmissioni RSI?
Avete notato dei cambiamenti in merito alla presenza di donne nelle trasmissioni RSI durante la pandemia?
In che ambito sarebbe auspicabile una maggiore rappresentanza femminile?
I dati sulla pandemia sono per ora in costante miglioramento, le misure di confinamento vengono gradualmente eliminate: l’attenzione della politica e dei media si sta spostando dall’emergenza sanitaria a quella economica, sia nazionale che internazionale. E il servizio pubblico dei media come se ne sta occupando?
A tal proposito vi diamo la possibilità di esprimere il vostro parere su questo importante tema.
Le vostre indicazioni saranno trattate in maniera anonima nel rispetto della Legge federale sulla protezione dei dati.
Per questo sondaggio hanno votato 51 persone.Secondo voi come sta affrontando il tema dell’economia la RSI?
Sono diverse le problematiche legate alla crisi e alla ripresa dell’economia svizzera. Secondo voi la RSI come ha trattato gli approfondimenti legati al tema dell’economia svizzera?
Uno dei temi che più fa discutere è l’impatto della pandemia sul mondo del lavoro (lavoro ridotto, perdita di impieghi, …). Come reputate l’offerta della RSI su questo specifico tema economico?
Il servizio pubblico dei media (televisione, radio e web) deve fornire un’informazione "corretta ed equilibrata". Come valutate i criteri di informazione "corretta ed equilibrata" per i temi legati alla crisi e alla ripresa economica proposti dalla RSI?
Quale tipo di offerta di trasmissioni/programmi/notizie preferireste per informarvi sulle tematiche economiche?
Il lockdown ha sconvolto il mondo dello sport e quello delle trasmissioni dedicate. Con quali risultati? Ditecelo rispondendo al sondaggio, che approfondisce il tema dell’offerta sportiva RSI prima, durante e dopo l’emergenza coronavirus.
Per questo sondaggio hanno votato 60 persone.Durante il periodo di chiusura, vista l’assenza di eventi e manifestazioni sportive, la RSI ha mandato in onda molte repliche. Secondo voi la messa in onda dei grandi eventi era l’unica possibilità oppure si poteva proporre qualcos’altro?
Secondo voi la RSI dà un’adeguata visibilità agli sportivi ticinesi e ai giovani in particolare?
Secondo voi, le trasmissioni dedicate allo sport alla RSI sono sufficienti?
La RSI dovrebbe coprire maggiormente gli eventi sportivi delle leghe inferiori e/o lo sport amatoriale della Svizzera italiana (maratone, leghe di calcio, tornei di tennis principali, freeride,…)?
Vorreste essere informati maggiormente anche su sport più popolari in altri paesi (es.rugby, basket, cricket, ecc.)?
Estate, turismo, territorio e produttori locali: quanto fa la RSI per promuovere la Svizzera italiana?
Per questo sondaggio hanno votato 72 persone.In questa estate particolare, in cui molti svizzeri saranno turisti a casa propria, anche il palinsesto della RSI propone più trasmissioni incentrate sul territorio elvetico. Quanto contribuisce concretamente il servizio pubblico radiotv alla valorizzazione delle risorse locali in ambito turistico e territoriale?
Durante e dopo il lockdown, il servizio pubblico si è occupato in modo adeguato delle problematiche relative all’impatto sul turismo e sulle attività economiche legate al territorio della Svizzera italiana (settore agroalimentare, esercizi pubblici…)?
Nelle trasmissioni RSI viene dato sufficiente spazio alle attrazioni paesaggistiche e architettoniche svizzere?
Quali trasmissioni sono più utili alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti?
Se la RSI nelle sue trasmissioni promuove prevalentemente il territorio della Svizzera italiana, i suoi prodotti e le realtà che lo caratterizzano, rischia di cadere nel provincialismo?
Calcio, musica e l’ormai immancabile coronavirus sono tra i temi legati alla RSI che fanno discutere in queste settimane. A questo si aggiunge il Consiglio del pubblico che ha analizzato la trasmissione Storie e una puntata di Falò. Con questo sondaggio vi diamo l’occasione di dire la vostra sui temi caldi di questa estate!
Per questo sondaggio hanno votato 65 persone.1. La SSR perde le dirette del grande calcio europeo - A partire dalla stagione 2021-22, sui canali SSR e dunque anche su RSI, non verranno più trasmesse in diretta le partite di Champions e di Europa League. La RSI trasmetterà solo resoconti dettagliati delle partite per ogni giornata, subito dopo il fischio finale degli incontri. In qualità di azienda finanziata tramite il canone, per la SSR sussisteva un limite finanziario ben definito durante le trattative per i diritti, un limite ampiamente superato dalle elevate somme di denaro offerte sul mercato svizzero per il calcio internazionale. Come avete preso questa notizia?
2. Il destino della musica - In un’intervista di inizio luglio alla Regione, il musicologo ed ex responsabile di Rete Due Carlo Piccardi ha affermato che la riorganizzazione in atto alla RSI sta portando a uno smantellamento dell’offerta musicale (non intesa come musica trasmessa ma come cultura da promuovere). A lui si sono aggiunte altre voci che parlano di un ripiegamento e di un abbassamento della qualità. Il direttore Canetta ha difeso la nuova organizzazione e ricordato che l’offerta musicale è presente in nuove forme, anche sul web. Che cosa ne pensate?
3. Monopolio coronavirus - Tra il pubblico RSI c’è chi lamenta un’eccessiva focalizzazione dell’informazione radiotv sul coronavirus a discapito di altre notizie. Che cosa ne pensate?
4. Gli ospiti di Storie - In un recente monitoraggio sulla trasmissione Storie (La1), il Consiglio del pubblico scrive che il colloquio che segue la visione del documentario ricalca spesso uno schema un po’ logoro e ripetitivo, che non sempre è in grado di mettere in risalto le qualità e il sapere dell’ospite” e auspica che sia dedicato uno spazio più ampio agli ospiti in studio. Siete d’accordo?
Falò - Nel suo comunicato stampa del 15 luglio, il Consiglio del pubblico ha preso posizione su un servizio trasmesso nella puntata di Falò del 4 giugno, criticando il fatto di aver fatto parlare un unico interlocutore invece che diversi specialisti. Un aspetto non accettabile per una trasmissione di approfondimento e inchiesta.Che cosa ne pensate?
Inchieste RSI, un settore da sostenere
I risultati del sondaggio CORSI di settembre 2020
Per questo sondaggio hanno votato 66 persone.
Le inchieste sono uno dei settori di punta del servizio pubblico dei media e come tale andrebbe sostenuto e valorizzato maggiormente. È quanto emerge dal sondaggio su questo tema, che abbiamo proposto in settembre. Una netta maggioranza dei partecipanti ha indicato di seguire spesso le trasmissioni di inchiesta della RSI ne ha ribadito l’importanza e ha espresso l’auspicio che il servizio pubblico investa di più per questo tipo di offerta. Qui di seguito i risultati in dettaglio:
Quanto segue i programmi di inchiesta della RSI (come Falò o Patti Chiari)?
- Non saprei - 4%
- Spesso - 64%
- Ogni tanto - 18%
- Mai - 14%
Secondo lei lo spazio e i mezzi destinati dal servizio pubblico alle inchieste sulla realtà della Svizzera italiana sono sufficienti?
- Non saprei - 9%
- Va bene così, la RSI fa già più degli altri media - 26%
- In quanto servizio pubblico, la RSI dovrebbe investire di più nel lavoro giornalistico di inchiesta - 57%
- Sono anche troppi, meglio investire in altri settori - 8%
Come valuta le inchieste realizzate per la RSNon saprei - 17%
- Fanno spesso emergere aspetti critici e sono utili a cambiare lo stato delle cose - 54%
- Non sono abbastanza coraggiose: bisognerebbe indagare più a fondo in molti campi - 29%
Si dovrebbe indagare di più su questioni:
- Non saprei - 15%
- Politiche - 17% g
- Economiche - 26%
- Sociali - 27%
- Culturali - 9% (6 voti)
- Altro... (pubbliCORSI) - 6% (4 voti)
Durante l’emergenza coronavirus quasi tutti i media si sono limitati a riferire i fatti e le decisioni delle autorità, senza rilevare aspetti critici, almeno nei primi mesi. Una scelta comprensibile?
- Non saprei - 8%
- È comprensibile, durante l’emergenza non c’era possibilità di andare a fondo delle questioni controverse - 18%
- Sì, in momenti di crisi è importante lasciare lavorare le autorità e non destabilizzare l’opinione pubblica - 35%
- No, i giornalisti dovrebbero fare sempre il loro lavoro e cercare le verità scomode anche durante i momenti di emergenza - 39%
Filo diretto: un programma che piace
I risultati del sondaggio CORSI di ottobre 2020
Per questo sondaggio hanno votato 79 persone.
La trasmissione Filo diretto, che anima LA1 tutti i giorni a mezzogiorno e dopo le 17, era il soggetto del nostro sondaggio di ottobre, nonché di un monitoraggio del Consiglio del pubblico (che pubblicheremo appena sarà concluso). I partecipanti hanno espresso chiaramente il loro apprezzamento per i vari aspetti del programma: il modo di presentare le tematiche, lo spazio dato al pubblico a casa, i conduttori e perfino i piatti e i menu proposti dallo chef. Qui i risultati nel dettaglio:
Filo diretto è la trasmissione “per eccellenza” che accompagna il pubblico de RSI LA1 tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì. Seguite questa trasmissione?
- Non saprei: 0
- Sì, sempre: 6%
- Sì, spesso: 24%
- Sporadicamente, ma mi piace: 47%
- Sporadicamente, ma non mi piace: 20%
- Non l’ho mai vista: 3%
Il format proposto non ha nessuna pretesa di approfondire le tematiche proposte in diretta ma semplicemente informa il pubblico su tematiche come medicina, bellezza, fai da te, dichiarazione delle imposte, animali, attualità, territorio, con la presenza di personaggi e volti noti della nostra regione. Cosa ne pensate?
- Non saprei: 7
- Va bene così, le tematiche devono arrivare come informazione generale e non come approfondimenti: 53
- Le tematiche più importanti potrebbero essere più approfondite, come per esempio quelle di attualità: 19
Sul sito della RSI, nella descrizione del programma, si legge: “I veri protagonisti di Filo Diretto però siete voi: le vostre esperienze, le storie che saprete raccontarci, le emozioni che, puntata dopo puntata, saremo in grado di catturare”. Concordate con questa affermazione? Trovate che ci sia spazio per il pubblico all’interno della trasmissione? Si dà abbastanza spazio al pubblico esterno?
- Non saprei: 9%
- Lo spazio dato al pubblico a casa è sufficiente: 67%
- Lo spazio dato al pubblico a casa non è sufficiente: 19%
Tono e modi dei conduttori: trovate che il tono della trasmissione e i conduttori rispecchino questa tipologia di format televisivo?
- Non saprei: 5%
- Sì, i conduttori sono capaci e le loro espressioni sono consone al programma: 70%
- I conduttori non mi piacciono, il modo di presentare sì: 6%
- I conduttori mi piacciono mentre il modo di presentare dovrebbe essere meno sbarazzino: 8%
- Non trovo consoni né conduttori né espressioni /linguaggio: 11%
Lo spazio in cucina: questo momento è “quasi obbligatorio” in format di questo tipo. Trovate utile / interessante questo spazio a cura di Frapolli? I piatti sono in linea con le vostre attese, oppure vi piacerebbe trovare qualcosa di diverso o in più (ad esempio più cucina vegetariana, cucina vegana, più pesce, o altro)?
- Non saprei: 5%
- I piatti sono poveri e non in linea con le attese: 5%
- Sono in linea con le attese ma le quantità degli ingredienti dovrebbero essere visibili in trasmissione (e non solo sul sito): 30%
- Sì, mi piacciono: 42%
- Sarebbe meglio avere qualcosa in più (cucine diverse): 14%
- No, non mi piacciono / non sono utili: 4%
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I risultati del sondaggio CORSI di dicembre 2020
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Domanda 1.
Domanda 2.