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Le sfide educative di fronte alla tecnologia

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12 Agosto 2018
Intervista a Alberto Piatti e Luca Botturi
INTERVISTA
GIOVANI

Alberto Piatti [AP] (sulla sinistra), docente e ricercatore in matematica e didattica della matematica presso la SUPSI dal 2003, è da settembre 2017 direttore del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI. Luca Botturi [LB] (a destra), al DFA dal 2010, è stato fino al 2014 Responsabile della ricerca, mentre dal 2017 è docente-ricercatore senior, occupandosi di formazione, ricerca e servizi nell'area Tecnologia e media. È inoltre direttore del Servizio Risorse didattiche, eventi e comunicazione. Con loro abbiamo parlato delle sfide educative che l’attuale sviluppo tecnologico impone.

Oggi più che mai il giovane ha bisogno di essere educato ad un uso corretto dei mezzi di comunicazione. Come preparate i futuri docenti a questo scopo?

[AP] “Formiamo i nostri docenti attraverso dei moduli dedicati all'introduzione dei media e delle tecnologie in classe e anche a livello di formazione continua vengono proposte con regolarità corsi dedicati alla robotica educativa, il coding e molto altro. Tuttavia, si tratta di una piccola parte della nostra offerta. La formazione dei docenti in questo ambito dovrà essere fortemente potenziata nel prossimo futuro per poter rispondere alle sfide legate alla digitalizzazione. Proprio per questo scopo, a settembre dovrebbe vedere la luce presso il DFA un nuovo laboratorio di Tecnologie e media in educazione, che avrà la sua sede principale presso il Palacinema di Locarno.”


Quali sono esattamente le sfide educative maggiori di fronte alla velocità dell’informazione?
[LB] “Molto spesso quando si pensa all'attuale velocità dell'informazione ci si concentra sui rischi (dalle fake news al cyberbullismo), soprattutto per i giovani e i giovanissimi. Si invocano leggi, sanzioni, regole di comportamento. Ma il digitale è innanzitutto un enorme potenziale.”

[AP] “È una sfida educativa, che comprende sia elementi tecnici che etici. I dati e l'informazione si stanno trasformando nell'equivalente digitale di una materia prima; chi sarà in grado di estrarre consapevolmente e in maniera sostenibile questa risorsa, lavorarla e valorizzarla avrà strumenti fondamentali per vivere il domani da protagonista.”


I mezzi di comunicazione possono tornare a vantaggio dell’educazione? Come possono essere integrati i mass media in un progetto educativo?
[AP] “I prodotti audiovisivi possono essere un supporto molto utile per sviluppare percorsi di apprendimento che permettano agli allievi di mettere in relazione il loro vissuto con quanto stanno imparando in classe. Questa funzione di ponte è fondamentale per permettere agli allievi di sviluppare competenze e acquisire conoscenze che siano in dialogo con la realtà.”

[LB] “Inoltre, gli allievi, di regola, sono molto attratti da tutto quanto riguarda l'immagine e il suono, e questo facilita al docente la creazione di itinerari didattici molto coinvolgenti, come avviene per Fai Notizia! (un concorso per le scuole promosso dal DFA e da RSI) e Media in Piazza (una due-giorni dedicata ai media per le scuole medie).”


Conoscete la CORSI e il suo lavoro di vigilanza sulla RSI? Che ne pensate?
[AP] “La CORSI organizza regolarmente attività presso i nostri spazi nel Convento di San Francesco a Locarno; queste gradite occasioni mi hanno permesso di avere un contatto diretto con alcuni membri della cooperativa. Abbiamo anche organizzato negli scorsi anni una giornata sulla TV per bambini per i docenti in formazione di Locarno e di Coira. L'idea che mi sono fatto è quella di un ente che garantisce una vigilanza democratica sull'importantissimo servizio pubblico della RSI.”

Intervista di Laura Quadri.

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