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  4. La lunga battaglia per il rimborso dell’IVA sul canone

La lunga battaglia per il rimborso dell’IVA sul canone

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30 Settembre 2020

Laura Regazzoni Meli (ACSI): “Finalmente approvata la legge per restituire a tutti 50 franchi”

Tutte le economie domestiche che pagano il canone riceveranno un rimborso di 50 franchi nel 2021 o nel 2022. Dopo 5 anni di battaglia da parte dell’Alleanza delle associazioni dei consumatori, pochi giorni fa (il 25 settembre) il Parlamento ha approvato la base legale che permette di restituire l’IVA indebitamente riscossa da Billag sul canone per anni, fino al 2018. “Finalmente!” commenta Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell’ACSI, Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana.

È stato un lungo percorso…

“Per ottenere questo tipo di risultato, una modifica di legge, i tempi sono sempre lunghi. L’Alleanza delle associazioni dei consumatori si è attivata nel 2015, dopo una sentenza del Tribunale federale, che ha dato ragione a un consumatore su questo tema. Forti di questa sentenza ci siamo rivolti all’Ufficio federale delle comunicazioni per ottenere il rimborso per tutti, ma senza esito. Così ci siamo mossi su due fronti: abbiamo lanciato una campagna di adesione per chi chiedeva un rimborso dell’IVA – si sono iscritte 26.000 economie domestiche in tutta la Svizzera – e abbiamo avviato un’azione legale fino al Tribunale Federale. Nella sua decisione del 2 novembre 2018, il TF ha stabilito che l’UFCOM dovesse restituire l’IVA percepita per il periodo fra il 2010 e il 2015, che ammonta al 2,5%.”

Ma sono dovuti trascorrere ancora due anni fino alla definitiva decisione del Parlamento.
“Sì, perché per attuare la restituzione serviva una legge apposita. Così è stato realizzato un disegno di legge per concretizzare il rimborso, che finalmente è stato approvato. Ora gli importi saranno restituiti”.

Chi riceverà il rimborso?
“Tutte le economie domestiche soggette al pagamento del canone attualmente, indipendentemente se hanno aderito o meno alla nostra campagna.”

L’ente radiotelevisivo (SSR) è coinvolto in qualche modo?
“No, la riscossione riguarda la Confederazione, che infatti ora grazie alla nuova base legale procederà al rimborso”.

Come commenta la conclusione di questa lunga vicenda?
“Nel complesso siamo soddisfatti, è stata un’occasione per evidenziare l’importante ruolo delle associazioni dei consumatori. Ma è stato un percorso molto lungo e impegnativo, sia in termini finanziari che di risorse umane”.

L’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana sostiene da sempre il servizio pubblico e l’informazione radiotelevisiva di qualità. Un delegato ACSI è presente dal 2012 nel Consiglio regionale della CORSI. Come valuta questa collaborazione?
“È unacollaborazione importante perché l’ACSI crede nell’importanza di un servizio pubblico forte. La nostra collaborazione e il nostro impegno si sono rafforzati in occasione della votazione sull’iniziativa “No Billag” del 2018”.

Giorgia Reclari Giampà, segretariato CORSI

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